Il sistema ideato dalla startup fondata dai docenti di ingegneria elettrica Joel Dawson e David Perrault, affronta in maniera innovativa il problema dell’amplificazione di segnale negli apparati per le comunicazioni senza fili: i transistor attualmente integrati nei chip di amplificazione operano in modalità “output” oppure in standby, e in quest’ultimo caso l’energia consumata continua a essere notevole per evitare distorsioni nel segnale durante il passaggio da una modalità all’altra. Il risultato è uno spreco di corrente elettrica verificabile grazie al calore in eccesso disperso nei cellulari ma anche negli apparati della rete, per un’efficienza energetica stimata al 30-35 per cento. Eta Devices sostiene appunto di poter portare tale efficienza molto più in alto.
Il segreto della nuova tecnologia è un sistema di regolazione del voltaggio applicato ai transistor, capace di modulare efficacemente (20 milioni di volte al secondo) l’energia elettrica da fornire all’amplificatore di segnale risparmiando sulla batteria e la corrente consumata dagli impianti di trasmissione. La tecnologia di Eta (“asymmetric multilevel outphasing”) è attesa al debutto nel 2013 sulle strutture di trasmissione, mentre per quanto riguarda l’integrazione in dispositivi di dimensioni compatte come smartphone e tablet occorrerà attendere ancora.